Decreto rinnovabili 2018: nuove modifiche sugli incentivi previsti

Previsto un incentivo ad hoc per il fotovoltaico in sostituzione dell’amianto. Slitta invece al 2019 la data di apertura dei bandi.

Decreto rinnovabili 2018 sostanzialmente pronto. Dopo l’indispensabile passaggio dal Ministero dello Sviluppo economico a quello dell’Ambiente, il nuovo DM Fer passa nelle mani degli stakeholders per gli ultimi e definitivi aggiustamenti. Nella sua forma finale il provvedimento contiene alcune modifiche anticipate a inizio agosto da esponenti del Movimento 5 Stelle e presentano ulteriori piccole correzioni last minute che non mutano la sostanza della versione precedente del testo.

Nel dettaglio slittano le date d’apertura dei bandi: la nuova data di avvio è fissata al 31 gennaio 2019 e non più al 30 Novembre 2018 come indicato in precedenza. Ne conseguirà una modifica di tutto il calendario: 31 maggio e 30 settembre 2019, 31 gennaio, 31 maggio e 31 agosto 2020 sono le date previste per i prossimi anni.

Alle gare potranno partecipare anche “aggregati costituiti da più impianti”: da oltre 20 kW di potenza unitaria e complessivamente da meno di 1 MW per l’iscrizione ai registri e da 20-500 kW di potenza unitaria e complessiva oltre il MW per le aste.

Novità sostanziale già anticipata da autorevoli interventi di esponenti del Governo è rappresentata dai 700 MW di contingente messi a disposizione per un nuovo gruppo di progetti nell’ambito dell’iscrizione ai registri: il fotovoltaico in sostituzione dell’amianto. In tale gruppo, (A-2), rientrano gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 1 MW i cui moduli “sono installati in sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto”. L’area totale dei pannelli non deve, però, essere superiore a quella della copertura rimossa. Per queste installazioni la bozza del DM fer prevede una piccola aggiunta anche sul fronte incentivi introducendo un premio di 12 euro per MWh.

Modifiche vengono introdotte anche per altri gruppi d’iscrizione ai registri:

  • per gli impianti eolici e fotovoltaici (gruppo A) il contingente di potenza è stato alzato da 580 MW a 650 MW. Solo per le installazioni eoliche è prevista una decurtazione del 10% della tariffa di riferimento in caso di utilizzo di componenti rigenerati.
  • per gli impianti idroelettrici, geotermici e a biogas (gruppo B) è stato ridotto da 140 MW a 70 MW;
  • per impianti oggetto di rifacimento totale o parziale (gruppo C), facenti parte del gruppo A o B il contingente rimane stabile a 70 MW.

Sul fronte aste rimane quasi tutto invariato ad eccezione della riduzione del contingente dedicato a idroelettrico, geotermico e biogas (Gruppo B) che è stato ridotto da 245 MW a 140 MW. Rimane di 4.800 MW la disponibilità per il Gruppo A (fv ed eolico) e di 490 MW quella del  Gruppo C (rifacimenti) 490 MW.

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